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I tre Guardiani maggiori Pazzia, Falsità e Fascino

Matita su carta, “Nozze mistiche”, 2017 – Stefano Are

Articolo di Irvin Sabadin

“E in principio fu il Verbo”, una parola, un suono. Sono l’inizio di tutto. Un impulso volontario, che flette l’aria e ne determina una la variazione e un cambiamento del moto eterno verso il basso degli Atomi di Democrito. L’atto della volontà di cambiare e trasformare le cose. Il Titano Prometeo, amico dell’umanità e del progresso, rubò il fuoco agli dei, per portarlo sulla terra e cambiarne lesistenza per sempre. In Latino vi sono due termini per indicare il fuoco: il primo è “Focus” e poi c’è “Ignis”. Il Fuoco derivante dalla parola “Ignis” è il fuoco vero e proprio, che arde, brucia, infiamma, che cucina. “Focus” deriva dal verbo “Foveo” che significa riscaldare, alimentare, nutrire, tenere in caldo, confortare, ed era utilizzato per indicare il “focolare domestico” o meglio il centro della casa. Oggigiorno nella lingua Inglese vediamo utilizzare la parola “Focus” per mettere in risalto il centro di una situazione o un oggetto in esame. Prometeo rubò proprio quello, la capacità di mettere a fuoco una situazione, di portare l’attenzione e sviluppare un dato. Questa capacità che dal principio è volontà, determina il potere di fendere l’aria con le corde vocali e la lingua, imprimendo energia ad un suono, in grado di descrivere la realtà. Ma la parola non è soltanto una forma descrittiva, bensì è in grado di modificare l’ambiente. Ogni parola getta le basi per la costruzione della realtà che ci attende. Per affrontare questa particolare affermazione dobbiamo soffermarci sull’analisi dettagliata della Legge di Attrazione e le fasi che la rendono operativa. Infatti sono necessarie delle operazioni che vanno eseguite in un determinato ordine. 1Immaginare cosa si vuole: in questo ambito creiamo la struttura eterica di ciò che vogliamo sperimentare nella nostra vita. 2Visualizzarsi nel momento in cui abbiamo raggiunto ciò che volevamo: Qui, in questo particolare passaggio, nutriamo di energia astrale ciò che precedentemente abbiamo immaginato. 3 Credere e avere fede che ciò che abbiamo chiesto si realizzerà attraverso noi. Molti dei nostri progetti falliscono non di rado proprio in questa fase. Quando parliamo di un progetto, di come stiamo, di cosa ci aspettiamo, ecc… tutto questo parlare costruisce delle strutture Eteriche che fungeranno da telaio. Continuando a parlare credendo in quello che si sta dicendo, contribuiamo a caricare di energia la struttura eterica. Se a questo punto, crediamo fermamente che le cose andranno così, allora la legge di Attrazione non potrà fare altro che assecondarci. Nel bene e nel male, infatti nella legge di attrazione non vi è giudizio, relativamente a ciò che si vuole. A questo punto possiamo guardare alle formule magiche, recitate nelle fiabe, con altri occhi. Infatti parlare è Magia allo stato puro. Costantemente, in base a quello che diciamo, consciamente o inconsciamente, costruiamo una realtà dinamica, in evoluzione col nostro pensiero. Consiglio sempre di stare molto attenti a come ci esprimiamo, di come parliamo di noi stessi, del nostro stato di salute, della nostra situazione finanziaria, e così via in ogni ambito della nostra vita. Spesso noto che in alcuni soggetti sono vive delle maledizioni. Queste sono dettate dalla vittima stessa. Infatti dopo uno scambio di battute di qualche minuto, si noteranno parole impiegate con più frequenza e tecniche narrative atte a mettere in evidenza la situazione drammatica.

Porre attenzione al nostro Verbo, ai pensieri che lo precedono e alle sensazioni che proviamo nell’esprimere tali affermazioni, sono la regola che deve guidare la vita di una persona. Quando parliamo di consapevolezza, si parla anche di questo. Usare la magia della parola per descrivere la realtà che vogliamo vivere.

Soffermiamoci sulla Consapevolezza. La sua etimologia prende origine da due parole “con” e “sapere”. Questa parola denota un fenomeno estremamente intimo, è una condizione in cui la cognizione di qualcosa si fa interiore, profonda, perfettamente armonizzata, sfociando in un essere coerente. Non la si può inculcare, in quanto non è un’informazione, o un dato o una nozione, ma una costruzione originale di rapportarsi con il mondo. Più le parole seguono i nostri desideri, e ritraggono la realtà che vogliamo con fiducia cieca in noi stessi, più cresce la coerenza e la consapevolezza perfettamente interiorizzata. Vedremo in studi successivi che questo rappresenta il primo passo per una personalità perfettamente integrata. Purtroppo nella realtà di tutti i giorni, il fenomeno di questa consapevolezza è sempre più raro. Vi è una tendenza quasi scaramantica rispetto all’esprimere i lati belli e in divenire della nostra vita. Di conseguenza rimaniamo sempre sul vago, descriviamo con molta enfasi i drammi che ci toccano, tenendo al sicuro in un cassettino nel cuore le cose belle, forse per paura che qualcuno le sciupi o che per invidia ci vengano portate via. Ma ciò crea un bacino di emozioni negative, che si riversano nel piano astrale e danneggiano il mondo in cui viviamo. Se il lettore farà uno sforzo per collegare i temi fin qui trattati, avrà una visionie più chiara del “Piove sempre sul bagnato”.

Parlare in un modo e desiderare altro crea una quantità di materiale astrale negativo notevole, infatti un comportamento di tale conduzione, comporta uno stato di frustrazione, di cui segue ansia, angoscia, sbalzi d’umore, irascibilità, rabbia ecc… Queste emozioni nutrono i nostri guardiani della soglia, sempre pronti ad attingere al nostro “buffet emotivo”. La dualità che va creandosi crea una frattura nella nostra continuità, rendendoci fragili e vulnerabili alle più piccole sollecitazioni del quotidiano. Uno dei tre cardini presenti nella struttura umana è “Verità”. La verità non è quella che dobbiamo dire agli altri, bensì la verità va detta a noi stessi, sempre! Viviamo con un’immagine di noi, trasferita dall’esterno, dall’educazione familiare, sociale, religiosa ecc… ma raramente sappiamo cosa piace a noi e cosa vorremmo per noi stessi. Avere il coraggio di descriversi per ciò che siamo e proviamo veramente dentro di noi è cosa dura. Ammettere di avere dei lati ombra o dei desideri che socialmente non sono accettati, rappresentano per il neofita passaggi ben difficili da superare. Senza la verità si va incontro alla dicotomia, la quale produce per effetto i 3 Guardiani maggiori che sono: Pazzia, Falsità e Fascino.

Nel primo abbiamo la dualità nell’atto. Questo fenomeno è sempre più presente nelle nostre vite. Abbiamo montagne di informazioni rispetto alle cose più svariate, in termini di salute, alimentazione, gestione delle proprie risorse e via via discorrendo, ma non le mettiamo mai in pratica. Prendiamo per vere delle informazioni, ne parliamo dando ragione a tali tesi e poi agiamo in un altro modo. Questo sviluppa il guardiano della “Pazzia”. La parola pazzia secondo il Muratori deriva dalla parola PATIOR Soffro. Analizziamo però in termini più precisi quanto succede. Con il mio pensiero produco una struttura eterica, che attende di essere caricata a livello emotivo. Ma io agisco in una direzione diversa emettendo emotività contraria a quanto deciso. Questo produce una perdita di energia consistente, portando ad indebolimento fisico.

La dicotomia nella parola porta alla Falsità. Questo guardiano è molto più infimo in quanto porta la persona alla creazione di realtà diverse, molto diverse da quella in cui vive. Con la parola creiamo continuamente strutture in attesa di essere caricate a livello emotivo, comportando la formazione di emorragie astrali, in cui moltissime delle nostre energie vengono dissipate e sperperate. In latino troviamo la sua etimologia nella parola fàllere O Fallere, e dal greco Phallòs. E’ curioso notare che nel medesimo guscio si trovano a coesistere due parole diverse, con due distinte origini, nel primo caso il fallo è un qualcosa di sbagliato che prevede un azione che è scorretta rispetto ad un altro soggetto. Nel secondo caso invece si nota la presenza dell’organo riproduttivo maschile. Il fallo maschile ha una densità di significato rispetto alla società in cui viviamo di cui ignoriamo moltissime sfumature. Ma tale tema verrà affrontato in altra sede. Basti solo sapere, per il tema trattato in questo articolo, che il fallo maschile ha la capacità di trasmettere dei gameti e generare la vita. L’archetipo maschile, dovrebbe agire così anche nella struttura del tessuto sociale in cui vive, cioè trasmettere Valori, come Bellezza, Verita, Bontà.

In ultimo l’attrito che si verifica nell’attività del pensiero sviluppa il “fascino”. Secondo l’enciclopedia Treccani questa parola deriva dal latino fascìnum ossia letteralmene “Maleficio” “Amuleto” . Una dualità a livello di pensiero è ciò che di più grave si possa verificare in una persona che affronta un percorso di crescita spirituale. Effettivamente è la situazione peggiore che si possa verificare, ma è anche molto diffusa. Molte persone che si dedicano a professioni che sono rivolte al pubblico, esercitano fascino sui mal capitati, più o meno involontariamente,. Se volete essere famosi non c’è nulla di più semplice. Basta dire sempre il contrario di tutto, o meglio controbattere ad affermazioni con tesi diamentralmente opposte. Il nostro linguaggio, così pieno di difetti, si presta molto bene a descrivere la realtà da punti di vista differenti. Convalidandoli tutti. Il danno è in ambedue le direzioni, sia per chi esercita tale fascino, il quale perde la propria identità e ciò che vuole per se; sia per chi subisce il fascino, in quanto non governa più se stesso ma viene rapito da idee estranee alla propria persona.

Affrontare i 3 Guardiani maggiori richiede uno sforzo iniziale di alto livello, infatti il soggetto che decide di cimentarsi nell’impresa, avrà l’arduo compito di monitorare attentamente le parole che esprime. Ogni parola deve essere generata con cognizione, e comprendere i tipi di risvolti che genererà nel proprio vissuto. Ciò che è stato normale, improvvisamente cambia, la realtà inizierà a modificarsi sotto i colpi costanti dei pensieri e delle parole perfettamente ponderati. Il silenzio sarà l’anticamera della nostra evoluzione.

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