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…sulla bellezza…

Articolo di Alessandra Gallon

Chi è bello dentro è bello anche fuori? E perchè? Ci siamo soffermati molto una sera a discuterne in sede… abbiamo parlato molto di Karma, di vite precedenti, del perchè dovremmo pagare un debito di una vita che non è questa, e se davvero possa essere proprio così.Ho voluto ragionarci, capire cosa secondo me porta una persona ad imbruttirsi, trovare una possibile logica tra bellezza e bontà. Partiamo dalle 3 cose che una persona sul sentiero deve avere sempre in mente: BELLEZZA, BONTA’ e VERITA’, iniziando quindi da questo presupposto una persona evoluta o comunque in evoluzione deve quindi anche essere BELLA, BUONA e SINCERA. Bella con sè stessa, buona con sè stessa, sincera con sè stessa. Ma cosa significa?Per prima cosa penso che andare a scavare in vite passate sia poco utile, cioè, se quando arriviamo qui ci siamo dimenticati tutto, è secondo Voi uno sbaglio? Un errore di qualcosa di Superiore, che ha programmato degli esseri viventi così perfetti e dei cicli così armonici? Forse non è una svista…Poi perchè tanti Maestri parlano del qui ed ora? Il passato è passato, è ora di concentrarsi sul presente. Già, perchè se non siamo capaci di stare 10 minuti a meditare senza farci assalire dai mille pensieri quotidiani, credo sia un po’ più impegnativo trovare la risposta in 4 vite fa… E non credo nemmeno a chi mi dice che 4 vite fa ero un grande Maestro Tibetano che è morto scalando una montagna (quindi è per questo che quella volta scendendo da un sentiero mi sono slogata la caviglia?), se tu sei più evoluto per potermi aiutare non devi darmi le risposte, ma insegnarmi a pormi le giuste domande e gli strumenti per trovare da solo le risposte, e torniamo quindi al fatto che dovremmo imparare a meditare e stare nel qui e ora per capirci un po’ di più.Capirci un po’ di più ci porta a prendere decisioni più giuste per noi, portandoci a sentirci quindi più sereni, e quando siamo felici di solito chi ci incontra ci dice che ci vede più belli…  pensiamo solo ai solo i nostri muscoli del viso: diventano più distesi, la nostra espressione più dolce, e sì, quindi più belli!Soffermiamoci quindi su questa vita… e parliamo della bellezza di questa vita. Questa vita ha un’inizio, un’evoluzione e una fine. Sembra riduttivo, ma il ciclo è questo. Nasciamo per mano dell’amore, amore con più o meno LOVE, ma con un atto di piacere e questo piacere è nel volto del bambino: perfetto! Mi ricordo le parole del mio professore di Italiano delle superiori che dopo anni che non vedevo mi incontra al supermercato, ero con mio figlio che avrà avuto un anno o poco più, e mi dice: “Guarda la perfezione di un bambino, è bellissimo, i suoi lineamenti richiamano solo bellezza, è un’opera d’arte, è libero, il suo cuore è pulito, e lo si legge nel suo viso”. In quel momento, da mamma orgogliosa, l’avevo preso solo come un bellissimo complimento, poi a distanza di anni, quando ho cominciato a studiare Bioenergetica, mi sono tornate in mente le sue parole e ho cominciato a rileggerle in modo più profondo.Arriviamo in questa vita appunto ripuliti del nostro bagaglio, e cominciamo un percorso per portare una nostra esperienza, non sappiamo di che tipo, ma via via che cresciamo proviamo a interpretare quale sia. Crescendo cominciamo anche a scoprire che non è facile seguire il percorso che ci è stato assegnato perchè ci adattiamo al mondo circostante mediando per raggiungere i nostri bisogni. Iniziamo quindi a rispondere alle diverse interazioni con l’ambiente sviluppando dei sistemi difensivi, che in bioenergetica si chiamano corazze. La corazza è formata da tutti quegli atteggiamenti e posture sviluppati nell’individuo per ridurre il fluire delle emozioni e delle sensazioni dell’organismo. Cioè l’energia non scorre liberamente in alcune parti del corpo che diventano sede di tensioni muscolari per effetto di conflitti emotivi.Con il passare del tempo la corazza si cronicizza e si indurisce impedendo così alla persona di raggiungere la propria identità e la propria integrazione. Mano a mano che il tempo passa la persona non si accorge più di allontanarsi da questo flusso spontaneo del movimento e gli risulta normale sentire la disarmonia perché si è abituata e adattata a questa. La corazza è dunque il nostro carattere e rappresenta un meccanismo di protezione, la sintesi del sistema difensivo che un individuo struttura come reazione alle provocazioni dell’ambiente. E’ insieme una difesa ed un limite: ci rassicura, ci protegge, consente un certo livello di razionalizzazione nella vita, ma anche ci limita, ci chiude e non permette nuove esperienze. Ci autosabotiamo insomma! E il sabotarci ci porta ad allontanarci dalla strada che dovevamo percorrere, quindi ci sentiamo frustrati e infelici, ci sembra di sbagliare qualcosa, quella vocina dentro ci avvisa che c’è qualcosa in cui manchiamo. Ma ormai sono passati anni, e quel cuore puro di quando eravamo piccoli si è sporcato per non vedere quello che agli altri non piaceva. Ma piaceva a Noi. E torniamo quindi alle tre qualità che una persona sul sentiero non può perdere di vista: ci siamo dimenticati di essere sinceri con noi stessi, ci siamo dimenticati di fare ciò che ci fa star bene, ci siamo dimenticati cosa ci fa star bene. Quindi non siamo più buoni con noi stessi, ma ci diamo regole per farci andar bene agli altri. E la bellezza? La nostra bellezza si perde quando adattiamo il nostro corpo alle corazze che abbiamo indossato via via durante la nostra vita: ci chiudiamo in noi stessi e siamo letteralmente pelle e ossa quando vogliamo fuggire dalle situazioni, quando vogliamo scomparire; perdiamo il tono muscolare e sembriamo non riuscire a stare in piedi da soli quando ci sentiamo dipendenti e abbiamo paura di essere abbandonati; aumentiamo di peso per riprendere lo spazio che ci è stato negato; sviluppiamo più la parte superiore del corpo quando vogliamo controllare chi ci sta attorno; aumentiamo la rigidità del nostro corpo quando vogliamo controllare noi stessi e non ci abbandoniamo alle emozioni perchè non vogliamo soffrire.  Ma tornare alla bellezza si può? Magari non torneremo ad avere la pelle di quando avevamo 2 anni, ma se ricominciamo ad ascoltarci e a rompere qualche corazza e qualche rigidità sicuramente riacquisteremo in splendore. E più cominceremo a vederci più belli, più ci crederemo e più impareremo a sentirci, e più brilleremo. Questa è la bellezza, ed è tutta qui a Nostra disposizione dal Nostro primo respiro.